La prima volta di un cronista: Incontro con Silvio Maurano

Lui trascorse una infanzia spensierata, che fa, stupendamente, rivivere nel suo libro ” Memorie di un vecchio monello”. Quale fosse poi il suo carattere di uomo, provato da mille cimenti, e quale fosse la sua indole ce lo rivela nelle ultime righe di questo libro. Leggiamole insieme:
“Monello inguaribile? Si. Come la vecchia zimarra della “Boheme”non ho mai piegato la schiena ai ricchi e ai potenti. Tanti, tantissimi miei colleghi lo hanno fatto prima e dopo il diluvio: non li invidio, anche se loro marciano in automobili di lusso e io vado in “1100”. Loro sono i primi della classe in condotta: io invece sono stato escluso dalle promozioni militari con questa motivazione, di cui sono orgoglioso..
“Buon ufficiale in guerra, coraggioso, colto, buon parlatore, dotato di modo ascendente sulla truppa: tuttavia non lo si giudica idoneo alla promozione perché del tutto insofferente alla disciplina”.

by Giovanni Farzati Saturday April 10, 2004 at 06:20 

 

Pochi spiccioli. San Marco di Castellabate luglio del 1977. Il cane Niba. Il mio incontro con un grande direttore di giornali (fascista)

Un sole meraviglioso e io attraverso il Cilento, quello vero, un impresa con la mia vespa 50 bianca, ruote lisce, una ferraglia, mah!, corro veloce sulla statale, fa caldo e la benzina costa 447 lire al litro, un castigo per le mie tasche. Sono le tre di un pomeriggio importante per me, aspirante scrittore, con poca barba, negozi e auto, passano veloci, vado a tutto gas, ho appuntamento con il giornalista Silvio Maurano nella sua villa a San Marco di Castellabate. Voglio fare il giornalista, sono un testa dura, ma non so da dove cominciare, accidenti! Un mio zio mi aveva raccomandato al grande Maurano e lui aveva accettato di essere maestro di un giovanotto curioso. Villa Maurano, ore 15, un grande giardino, sistemato, c’è il dondolo, ci sono sedie di vimini, siepi ben curate.
Sarà troppo presto? sarà tardi? Mah! Dopo poco, mi apre la porta una persona corpulenta che assomiglia di molto a Gino Cervi, capelli bianchi, sguardo severo, Silvio Maurano: “prego accomodati Sai battere a macchina?”. “Si”. Mi metto a sedere, timido, Niba, il suo cane, mi annusa curioso. “Non ti fare illusioni. Bisogna sgobbare” dice in modo diretto. “Scrivere è per il novanta per cento sudore, e per il resto ispirazione. Bisogna consumare le suola delle scarpe, devi vedere con i tuoi occhi”.
In quel periodo, Silvio Maurano, aveva da poco fondato un giornale locale, “Cilento Domani”, poche pagine,grandi battaglie, sull’ambiente, denuncie, camorra, cultura, in pochi mesi aveva creato il classico polverone. “Ti voglio mettere alla prova, queste sono le notizie (mette sul tavolo un foglio, riguardava una manifestazione di atletica che si era tenuta giorni prima). “Torno fra un ora, voglio trovare fatto un articolo, questa è la macchina da scrivere, questa la sedia, fallo come meglio credi. Poi ti dirò se è il caso di insistere”.
Mi accorgo subito che la mia bravura a scuola in italiano era andata a farsi benedire. Inizio. Sudo. Ma riesco a fare un pezzo decente, metto il titolo, questo dopo una cinquantina di minuti. Silvio Maurano ritorna, prende il foglio, legge attentamente. Alza la testa e dice, bene, hai stoffa, possiamo incominciare, non ti fare illusioni ragazzo.
Niba, il suo cane, continuava ad annusarmi.
Maurano reazionario? No, non credo proprio. Fascista? Si, non ho dubbi, anzi esponente di spicco di una certa cultura fascista e in buon contatto con le alte gerarchie del Partito.
Maurano era ispirato da un forte sentimento di praticità, perciò era contro Gentile e la sua filosofia.