da Il ficcanaso
Giornale periodico umoristico settimanale, Diretto da Eugenio Ianniello
– vede tutto! Sa Tutto! Non Tace
Direzione via Jolanda Margherita Tipografia via Mazzocchi N.26
Caserta 16 Giugno 1927 anno XXX num. 25
Prima pagina

Voler descrivere con scrupolosa esattezza lo svolgimento della cerimonia di domenica a Caserta voler dare un’idea chiara di tutto quello che è stato fatto per rendere la manifestazione più completa e più solenne non é cosa possibile.
Basti dire che i più vecchi casertani che mai per qualsiasi altra, anche importantissima ed interessantissima ricorrenza Caserta ha dato una sanzione di compattezza, di consenso, di delirio non dirò superiore, ma soltanto paragonabile a questa.
E Caserta che per quaranta anni è stata teatro delle lotte comunali più epiche aveva ben motivo di soddisfare la sua immensa soddisfazione, specie quando a Primo rappresentante ha visto chiamare 1’On. cav. uff. Giovanni avv. Tescione, giovane dilettissimo per capacità. per probità, per fede fascista non secondo ad alcuno.
Si potrà segnare cosi tra le giornate indimendicabili questa in prima linea; sia la festa di domenica un simbolo eloquente ed inoppugnabile al quale dirigenti e cittadini dovranno sempre ispirarsi pel bene comune, per la tutela del nostro Paese operoso, fino ad ieri campo fertile per indegne speculazioni politiche audacemente, decisamente stroncate dalla fiera linea del Regime Fascista.
L’illustre ori. Giovanni Tescione che dal Capo del Governo Benito Mussolini, Duce Magnifico ha ricevuto la nomina a, Primo Podestá di Caserta saprà dimostrarsi energico difensore degli interessi vitali di Caserta
Giovane di niente eletta, di generosi e forti propositi, guidato di un alto ideale di bene, da un imperioso dovere di cittadino benemerito, con la visione chiara dei bisogni c delle aspirazioni Bela cittadinanza.
Caserta ha avuto il piacere di avere un Potestà davvero egregio per l’esperienza amministrativa, per l’attività e fierezza di carattere di uomo superiore per ingegno e per furti intenzioni per risolvere i gravi problemi nell’ora presene.
Uomini come Giovanni Tescione ci onorano per l’altezza morale , la nobiltà del carattere e per la generosità
Noi che abbiamo scritto non per adularlo, ma per un vivo senso dell’ animo – inviamo le congratulazioni e i nostri affettuosi auguri affinché possa dedicare la sua attività multipla a vantaggio di Caserta nostra.
Dai balconi dalle terrazze, dagli edifici pubblici, sventolava il tricolore; le cantonate, le porte dei negozi, erano ricolme di manifesti inneggianti al Duce ed all’on. Tescione, la cui fotografia è guardata con la stessa fede con cui si può ammirare una taumaturga immagine. Alle ore 9 nel viale della Reggia è andato formandosi il grandioso corteo. Oltre le autorità civili e militari che nel loro numero non è possibile elencare.
Alle ore 10, col diretto proveniente da Napoli, ossequiato dalle autorità è giunte 1’on. Tescione, il quale venne fotografato insieme alle autorità e migliori cittadini casertani, dall’artista signor Eugeni- Vignes, fotografo encomiato da S. Maestà il Re e da S. A. Reale il Principe Tommaso, Duca di Genova, indi messosi alla testa del corteo si recò alla, caca comunale dove il Commissario Prefettizio delegato da S. E. Castelli insediò il Podestà nella carica. S. E. il Vescovo Moriondo pronunziò un dotto discorso.
Dopo in coi corteo fece il giro per le principali vie della città. Giunto in Piazza Margherita si reca sulla terrazza del Circolo del Littorio, dove dal prof. Buttini venne presentato alla cittadinanza fra vive acclamazioni.
Il neo Podestà rivolse alla cittadinanza ringraziamenti della festa fatta.
La grande illuminazione e serenata in Piazza Margherita, venne cantata una canzone d’occasione su versi del sig. Giuseppe Pinto e musica del Maestro Umberto Golino.